mercoledì 26 agosto 2015

Recensione a confronto: "Colazione da Tiffany" di Truman Capote (libro VS. film)

Buonasera amici! Come va? Io ho appena finito di leggere un libro meraviglioso di cui sicuramente tutti voi conoscete la trasposizione cinematografica con la mitica Audrey Hepburn!
Io AMO il film "Colazione da Tiffany", Moon River è addirittura diventata la colonna sonora della mia vita, la canto sempre e si addice perfettamente a qualsiasi emozione io provi! E ho sempre voluto leggere il libro ma non lo avevo mai trovato in nessuna libreria, fino a qualche giorno fa quando l'ho scovato in un angolino nascosto, nella libreria personale di mio padre... L'ho sempre avuto in casa e non l'ho mai saputo! Quindi non potevo non leggerlo e ora eccomi qui a fare una doppia recensione.






TRAMA

Nel 1958, in un'America non ancora immune dagli aspetti della guerra fredda e già segnata da una certa ansia di trasgressione, Colazione da Tiffany sembrò davvero compendiare lo spirito del tempo, e insieme proporre una filosofia di vita capace di convertire i modelli severi della morale puritana in pura pratica della gioia, della "leggerezza", della vitalità.
Holly Golightly, la straordinaria protagonista, è una ragazza allegramente insofferente delle convenzioni sociali e delle convenienze, che si fa guidare nelle sue scelte da una profonda moralità, fatta di solidarietà, di gesti generosi, di assoluta mancanza di malizia, e che proprio per questo contravviene alle ottuse regole del perbenismo borghese. Con la piccola corte di tipi "irregolari" di cui si circonda, costituisce un nucleo che senza volerlo prefigura una socialità diversa, più aperta e tutto sommato felice. Ma il mondo che la circonda non accetta facilmente il suo ingenuo porsi contro corrente, e Holly dovrà pagare: coinvolta senza colpe in una vicenda di droga, ne uscirà, ma verrà abbandonata dall'uomo che avrebbe dovuto sposare. E tuttavia il conformismo non trionferà, perché la ragazza partirà, pronta a cominciare altrove con una carica vitale semmai accresciuta.
Divertente, avvincente, perfettamente equilibrato nello stile, questo romanzo è senza dubbio l'esito più felice e più godibile dell'attività letteraria di Truman Capote.


RECENSIONE
LIBRO...
Quando ho iniziato a leggerlo non mi aspettavo un libro così leggero e a tratti divertente ma qualcosa di un po' più pesante, soprattutto dopo aver letto alcune recensioni in internet, e invece è stato una favolosa sorpresa. A narrare la storia in prima persona è il protagonista maschile o, come lo chiama la cara Holly, Fred. Uno scrittore non ancora affermato che pian piano si troverà sempre più coinvolto nella vita di Holly Golightly, affascinante diciannovenne del tutto fuori dagli schemi. Holly è una ragazza folle, nel senso buono del termine; è ingenua e anche una fantastica bugiarda; fa sempre quello che sente e che ritiene giusto. Ha a cuore gli animali così come le persone e ama follemente divertirsi con e senza gli uomini. Non nasconde la sua bisessualità, anzi ne parla apertamente e ne va molto fiera. Ma dietro tutto questo si nasconde una "bambina" che cerca il suo posto in questo mondo crudele, senza averlo ancora trovato, lei non sa come è questo posto ma sa per certo che deve somigliare a Tiffany. Un personaggio davvero matto e diverso rispetto a quelli che si vedevano all'epoca e che continuano a vedersi oggi. Capote ha davvero saputo creare un personaggio anticonformista che sfida le regole del perbenismo borghese tanto in voga in quegli anni. La Holly del romanzo è stata capace di farmi fare davvero delle grosse risate quasi ogni volta che apriva bocca, grazie alla sua spontaneità, leggerezza e dolcezza. Credo che una ragazza del genere o la si ami o la si odi, io personalmente la amo!
Truman Capoti ha scritto una storia semplice, divertente e frizzante ma davvero meravigliosa, grazie soprattutto alla vasta gamma di personaggi "strani" e particolari che vi sono all'interno, come ad esempio la balbuziente Mag Wildwood, grande amica di Holly, che più di tutti rappresenta la sua bisessualità, o Madame Spanella sempre pronta ad andare contro la protagonista in un modo alquanto divertente. 
Lo stile dell'autore è semplicissimo, fresco e giovanile e questo contribuisce parecchio a rendere la storia più piacevole. Trovo che la narrazione in prima persona sia stata un ottimo espediente per esprimere quello che l'autore stesso pensa della società e delle persone come Holly.
Credo che questo romanzo sia una piccola meraviglia o, per restare in tema, un piccolo gioiello che farà risplendere quelle ore che passerete a leggerlo. Ve lo consiglio caldamente. Io l'ho trovata una storia dolce, romantica, divertente... Anche se devo ammettere che la fine non è tra le più liete per Holly e "Fred", che purtroppo sono costretti a separarsi, probabilmente per sempre, e per questo ho letto in lacrime le ultime pagine. Ma si sa, non tutti le storie finiscono con un Happy Ending, ciò nonostante credo fermamente che il finale sia stato azzeccatissimo. Ovviamente sono curiosa di sapere che fine farà Holly e se troverà il suo personale "Tiffany" che tanto cerca ma questo, cari lettori, non mi è consentito saperlo e quindi mi accontento così.



VS.


FILM...
Che dire del film? Sono sicura che tutti abbiate visto il capolavoro, vincitore di 2 premi oscar, con la bellissima e bravissima Audrey Hepburn.
Come in ogni film tratto da un libro le differenze sono d'obbligo e Colazione da Tiffany non viene meno a questa regola.
Truman Capote avrebbe voluto, nel ruolo di Holly, l'affascinante Marylin Monroe perché gli sembrava caratterialmente più simile al personaggio da lui descritto ma, ahimè, si dovette accontentare della Hepburn che, mi tocca ammetterlo, mio rammarico, non ha interpretato la signorina Golightly alla perfezione. Questo non vuol significare che non è stata brava, anzi, è stata semplicemente D I V I N A ma le mancava qualcosa per interpretare al meglio il personaggio e questo riesco a capirlo solo ora, dopo aver letto il libro. Una cosa che purtroppo hanno omesso nel film è la sessualità di Holly... Nessun accenno alla sua bisessualità né alla sua gravidanza che nel libro occupa tutta la parte finale. In più nel film è stata creata apposta una storyline per la figura di "Fred" che qui si chiama Paul e che nonostante sia uno scrittore, si fa mantenere da una donna in cambio di sesso (nel libro tutto questo non c'è, addirittura non viene neanche mai detto il vero nome del protagonista che continua ad essere chiamato "Fred").
Ma la cosa che più si distacca dal romanzo è il finale. Nel film infatti è presente un lieto fine per Holly, Paul e il gatto.
Il film resta comunque uno dei grandi capolavori del cinema; meraviglioso e commovente... Per non parlare della colonna sonora; Moon River è una tra le poche canzoni che riescono ad emozionarmi ogni volta che le sento ! Sicuramente continuerà ad essere uno dei miei film preferiti.
Vi lascio con la strepitosa Moon River


 

Per me libro e film, seppur diversi, sono egualmente meravigliosi! E voi che ne pensate? Lo avete letto? Vi piace di più il libro o il film? ;)


 


*Ginny*
 

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